Page 600 - Positio II
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                                IV - Lettera di S. E. Mons. Carmelo Cassati, Arcivescovo di Trani-
                          Barletta-Bisceglie, titolare di Nazareth dei 15 agosto 1997.

                                     MONS. CARMELO CASSATI
                                ARCIVESCOVO DI TRANI -BARLETIA-BISCEGLIE
                                       TITO LARE DI NAZARETH

                                     Beatissimo Padre,
                                conclusasi con risultato POSltIVO, l' inchiesta diocesana preliminare
                          aIl' introduzione della Causa di Beatificazione dei Servo di Dio Padre Anto-
                          nio Maria Losito dei SS. Redentore, mi associo con convinzione all'istanza
                          postulatoria dell' introduzione della Causa presso la Santa Sede.
                                Mi muove non solo la singolare esemplarità della vita e dei ministe-
                          ro pastorale dei Padre Losito, ma anche i diversi legami storici e spirituali
                          che si sono formati nel corso degli anni nelle cittadine di Trinitapoli e di
                          Margherita di Savoia, comuni dell'Archidiocesi di Trani, sia per presenza
                          dei missionari redentoristi, cosl come anche per alcuni episodi più stret-
                          tamente biografici della vita dei Servo di Dio.
                                La madre Celeste Ricco nativa di Margherita di Savoia, si uni in
                          matrimonio con Antonio Losito nella Parrocchia dei SS. Salvatore dello
                          stesso paese. Dopo la morte dei genitori, il Servo di Dio fu affidato aIle
                          cure amorevoli della nonna materna che si preoccupè di educarlo religio-
                          samente, affidandolo al sacerdote Taggiani di Trinitapoli, uomo pia e
                          dotto, che 10 guido cristianamente e culturalmente.
                                AI catechismo dei vecchio Arciprete conobbe Giuseppe e Maria
                          Leone, futuro confratello di religione, qui si costrul quella amicizia spiri-
                          tuale che durè tutta la vita. Durante il tempo delle soppressioni religiose
                          svolse anche il ministero della riconciliazione e della predicazione e fu te-
                          nuto in grande considerazione estima dall'Arcivescovo Giuseppe De
                          Bianchi Dottula (1850-1892) mio venerato predecessore.
                                n suo ministero sacerdotale si svolse dal 1867 al 1917, periodo dei
                          gran travaglio e sconcerto politico-sociale. La Chiesa italiana, tormentata
                          dalla soppressione delle comunità religiose e dalla "questione romana"; la
                          Congregazione redentorista, a sua volta, soffriva gli effetti delle leggi
                          eversive in Italia, in Francia, in Germania, in Spagna.
                               . A causa di tale persecuzione religiosa P. Losito rientrè nella sua
                          città natale, sostando per ben vent'anni.
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