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P. VII - Cap. XXV: Ulteriore fama di santitàdopa morte fino ai nostrigiomi 603
VI - Lettera di S. E. Mons. Riccardo Ruotolo, Vescovo tit. di Castulo
del 5 agosto 1997.
Mons. Riccardo Ruotolo
Vescovo titolare di Castulo
Ausiliare dell 'Arcivescovo di Manfredonia- Vieste
Presidente della "Casa Sollievo della Sofferenza "
Opera di Padre Pio
San Giovanni Rotondo, 5.8.97
Beatissimo Padre,
conclusasi, con risultato positivo, l'inchiesta diocesana preliminare
all' introduzione della Causa di Beatificazione del Servo di Dio Padre
Antonio Maria Losito della Congregazione del SS. Redentore (1838-
1917), mi associo con convinzione all' istanza postulatoria della introdu-
zione della Causa presso la Santa Sede.
P. Losito ha partecipato attivamente alla vita della Chiesa del tem-
po con tutte le sue vicende, caratterizzandosi per un profondo "sensus
ecclesiae" e in incondizionata obbedienza ai Superiori religiosi e ai Ve-
scovi diocesani.
Pienamente abbandonato alla volontà di Dio, visse le tribolazioni
della malferma salute e delle malattie, nonché le difficoltà legate alle leggi
eversive del secolo scorso e di un rinnovamento della vita religiosa nella
continuità della regola Alfonsiana.
Per rispondere sempre più all'iniziativa di amore di Dio in Cristo,
Padre Losito visse una profonda vita di intimità con Cristo Gesù attraver-
so la sua presenza reale nella Eucarestia.
La sua vita di consacrato è una testimonianza chiara e decisa di
continuare il cammino del Cristo: incarnazione e condivisione, testimo-
nianza trasparente, franchezza e significatività di annunzio, generosa par-
tecipazione alla spogliazione della Croce, sono i tratti essenziali del Padre
Losito instancabile evangelizzatore. .
La sua spiccata spiritualità emergeva dalla sua vita interiore e dal
ministero di padre spirituale, con una capacità di discernimento degli spi-
riti e di lettura dei segni dei tempi sorprendente.
Non si accontentava di una analisi superficiale, anche se esatta, ma