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P. VII - Cap. XXV: Ulteriore fama di santità dopo morte fino ai nostri giomi 601
Il Servo di Dio interpretè la vocazione deI redentorista non solo
nel senso ascetico e catechistico, ma anche sul terreno della religione
militante che diffonde un messaggio di emancipazione insieme indivi-
duale e collettiva.
Sempre presente dove ci fosse pianto e dolore, pronto a rendere
concreta ed accettabile la santità della sua vita. DaI pulpito, dal confessio-
nale, dai contatti umani, con i contadini e con gli scritti, in cui egli passa
in rivista gran parte del minuto mondo meridionale neIle sue luci e ombre.
Ben si comprende, quanta dovesse essere presente al Servo di Dio
l'insegnamento pratico di Sant'Alfonso suo maestro, che "nell'istruzione
deI popolo" sul Decalogo per ben osservarlo e sui sacramenti per ben ri-
ceverli, raccomandava, tra l' altro, ai missionari: "Se il linguaggio non è
alla portata deI popolo, oratore e uditore perdono il loro tempo .... ricor-
datevi sempre che il fine precipuo, non è tanto quello di far conoscere la
religione, quanto di farla praticare".
Una presenza religiosa che beneficè spiritualmente e moralmen-
te le care popolazioni di Margherita di Savoia, Trinitapoli e la stessa
città di Trani.
Per tali motivi auspico che la Santità del servo di Dio Padre Antonio
Maria Losito sia riconosciuta presto del supremo Magistero della Chiesa,
e per questo assicuro la preghiera mia e dei fedeli a me affidati.
Implorando l'Apostolica benedizione,
mi professo
dev.mo in Cristo
t Mons. CARMELO CASSATI
Arciveseovo di Trani-Barletta-Bisceglie
Titolare di Nazareth
Trani, 15 agosto 1997
(Assunzione della B.V. Maria)
v - Lettera di S. E. Mons. Agostino Superbo, Amministratore Aposto-
lico delle Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti deI 3 settem-
bre 1997.