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tempi: non solo della prassi della Chiesa in quel periodo, ma pure dei tempi
non facili e anche degli eventi bellici e post-bellici del Secondo Conflitto
Mondiale. Così gli Atti Processuali e gli Scritti giunsero alla Congregazione
delle Cause dei Santi solo negli anni ’80 sicché il Decretum de validitate
Processuum porta la data del 20 dicembre 1991.
Anche questo, però, è da ritenersi provvidenziale perché proprio in
questo cinquantennale lasso di tempo l’interesse e le attenzioni nei riguardi
del P. Losito sono cresciute non solo nella Città di Canosa di Puglia ma
pure nell’intera Chiesa di Andria e nella città di Canosa di Puglia, sostenuta
energicamente dalla produzione di studi e di pubblicazioni che nel tempo
hanno permesso di approfondire la figura e la profonda dottrina ascetica
del Servo di Dio.
Egli nacque in questa Città il 16 dicembre 1838 ed essendo rimasto
ben presto orfano sia del padre (che premorì di 34 giorni alla sua nascita),
sia della madre insieme coi fratelli fu affidato alla cura degli zii e poi della
nonna.
Un bell’esempio questo, che ci richiama sì le virtù domestiche della
nostra gente, ma che oggi trova tante sottolineature anche da parte del Papa,
che pure nell’esortazione apostolica resa pubblica appena ieri ha scritto:
«Molte volte sono i nonni che assicurano la trasmissione dei grandi valori
ai loronipoti e “molte persone possono constatare che proprio ai nonni deb-
bono la loro iniziazione alla vita cristiana”. Le loro parole, le loro carezze
o la loro sola presenza aiutano i bambini a riconoscere che la storia non
inizia con loro, che sono eredi di un lungo cammino e che bisogna rispettare
il retroterra che ci precede» (Amoris Laetitia n. 192). Questo può trovare
una conferma anche nella biografia del P. Losito, il quale per lunghi anni
ha dovuto dimorare nei luoghi natali.
A seguito alla soppressione degli istituti religiosi, infatti, dal 1867 egli
fu costretto a ritirarsi nella sua Canosa e vi rimase di fatto sino al dicembre
1886, con una brevissima parentesi a Materdomini dove cercò di ricostruire
la comunità religiosa. A Canosa il nostro Venerabile Servo di Dio visse ope-
rando con zelo e impegnandosi generosamente nel ministero e nell’aposto-
lato, circondato dalla stima e dalla devozione crescenti della sua gente. Anche
quando potè riprendere la vita comune religiosa, ebbe spesso modo di tornare
a Canosa, come nel 1905 per il restauro della cattedrale di Canosa.
Il P. Antonio Losito fu, però, anzitutto un religioso. È vero che in prin-
cipio sembrava volesse entrare nel seminario diocesano di Andria, ma l’in-
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