Page 523 - Positio II
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P. VII - Cap. XXII: G1i scrittial P. Losito e illoro valoretestimoniale  523

                   invitava a ritirarsi fra noi, non appena le condizioni della salute e della
                   stagione 10 consentiranno con minore Suo incomodo. Perché dopo la lun-
                   ga esperienza fatta, si vede bene che Dio La vuole sulla Croce delle in-
                   fermità. Perché non aggiungere al merito di questa, anche quelle della
                   vita Regolare? Non potrà predicare e missionare?... Ma Dio si glorifica
                   egualmente e forse più col patire. Non potrà tollerare un'aria? Ne speri-
                   menterà un'altra. Ad ogni modo sarà più certo di fare in tutto la volontà
                   di Dio. L'attenderà dunque; ma senzafretta.
                         Con piacere ricevo il Sacerdote postulante, ma né Sacerdoti la vo-
                   cazione vera  è rara. Bisogna bene ponderarla. Da poco ne abbiamo rice-
                   vuto uno con tanti belli segni e dopo due mesi di Noviziato  è tornato al
                   secolo. Si faccia quindi ben esaminare il Sacerdote da più di un Padre e
                   mi si dia poi ragguaglio. La pensione potrebbe ritenerla fino al termine
                   dei Noviziato e poi rinunziarla in mana al Vescovo. Faccia Dio!
                        Lode a Dio per i buoni principi della Missione. Spero che la infinita
                   carità voglia coronare l'opera con frutti copiosi di santificazione.
                   Abbraccio S. R. e tutti i compagni e con tutta la stima mi confermo.




                                Lettera di Tommaso Sarcina, nipote deI SD.


                        Tommaso Sarcina scrive a suo zio, inviandogli gli auguri e infor-
                   mandolo su alcuni avvenimenti della famiglia.


                                                                Trinitapoli, 11 giugno 1890

                        Aff.mo zio,
                         come negli altri anni cosi nel CO/Tente eziandio non ho creduto ri-
                   manere silenzioso nella fausta ricorrenza del Vostro onomastico che la
                   chiesafesteggerà domani. Ond'è che son lieto estrinsecarVi i miei auguri
                   più sinceri e fo voti al Cielo perché voglia il Santo di cui portate il ben
                   nome darVi vita longeva e largire tutte quelle grazie che l'Animo Vostro
                   dedito a migliorare i cuori corrotti sa meglio desiderare. E Vi ripeterà
                   sempre che la Vostra esistenza  ë stata e sarà per me il dono più caro che
                   il Signore mi pua dare su questa terra. Vorrei stare sempre a voi diretto e
                   non mancherè tra non molto di venire costà a stare qualche giorno do-
                   vendo nel mese entrante condurre Nunziello ai bagni di Telese. Verrà pu-
                   re Celestina per visitare la Madonna di Pompei e Voi nel contempo. Vi
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