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P. VII - Cap. XXV: Ulteriore fama di santità dopa morte fino ai nostri giomi  609



                         XI - Lettera di Mons. Francesco Fuzio del 7 agosto 1997.


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                            Beatissimo Padre,

                         sono un sacerdote della diocesi di Andria dal 1939 e vicario gene-
                    rale emerito, ho seguito con premura l'impegno posto dai padri Redento-
                    risti per favorire la conoscenza della testimonianza esemplare di un loro
                    confratello Padre Antonio Maria Losito del quale si è concluso nelle dio-
                    cesi di Pagani-Sarno e di Andria il Processo informativo sulla vita, virtù e
                    fama di santità ed ora tale processo è avviato presso la Congregazione
                    delle Cause dei Santi.
                         La mia conoscenza del Padre Losito, ha avuto inizio proprio nel pe-
                    riodo deI mio parrocato in qualità di Arciprete di San Sabino (1955-1966)
                    dove molte furono le occasioni che parlavano ancora deI Servo di Dio e
                    della sua opera come missionario deI SS. Redentore.
                         Seguendo le orme deI suo Fondatore, la sua attività fu un conti-
                    nuo annunciare la centralità di Cristo come mistero di Misericordia deI
                    Padre. Come Redentorista non si stancava mai di annunciare la
                    "copiosa redemptio", quale infinito amore con il quale Dio in Cristo si
                    piega verso l'umanità, cominciando sempre da coloro che hanno più
                    bisogno di essere guariti e liberati, perché più segnati dalle conse-
                    guenze nefaste deI peccato.

                         1 ricordi delle sue gesta, nonostante gli anni sono rimasti gelosa-
                    mente conservati nella mente delle persone arrivando perfino a ricordarlo
                    come il "Padre Santo".
                         Fu pure un vero Maestro di vita Religiosa sia nella Direzione spiri-
                    tuale di Religiosi e Religiose come di laici.
                         Infine il coraggio nelle prove e nella malattia rendono veramente
                    completa la sua personalità di uomo e di sacerdote nella piena maturità
                    di Cristo.
                         Nei tempi difficili e bui, se pur pieni di speranza, in cui viviamo  è
                    bello auspicare che figure cosl nobili e luminose possano essere additate
                    ad esempio anche, e soprattutto, con il riconoscimento della loro virtù e
                    della loro santità dalla suprema autorità della Santa Chiesa.
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