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P. VII - Cap. XXIII:Epistolariosu P. Lositoin vitae in morte 549
Intanto, Rev.mo Padre, è desiderio
mio ardente che, qualche oggetto
appartenete allo zio. qualche
cosa che Egli aveva tra le
mani, come per esempio qualche
libro, sia pure l'uffizio, mi
sia spedito come dolce ricordo
dell'amato zio.
Son sicuro che Lei vorrà
accontentarmi ed io Le sarà
grato. Sarebbe stato desiderio
mio ardente venire a Pagani
ma, trovandomi sotto le armi,
non mi è stato assolutamente possibile.
Raccomandandomi alle sue
preghiere, Le bacio la mana
insieme alle mie soreIle.
Lettera di Suor Consiglia De Fazio, concittadina di Padre Losito,
al Rev. Padre Costantino M. Petrone Provinciale dei Liguorini di
Pagani, 20 luglio 1917. Archivio della Postulazione Generale.
Nella lettera Suor Consiglia evidenzia le virtù.cristiane deI SD spe-
cialmente tra i suoi concittadini ove era conosciuto con il titolo di Padre
Santo. Chiama il SD Angelo in carne.
Pagani, 20 luglio 1917
Essendo io sulluogo e più il venerabilissimo istinto m'ha voluta sem-
pre bene sin da ragazza, son violentata, pre sentimento di natura, a disten-
dere la presente. Le mie, confuse alle loro religiose lacrime, sintetizzano il
mio dolore e della mia cara patria Canosa, alla quale ci sentiamo fortunati
di appartenere, per aver dato i natali al Padre Losito, Angelo in came.
Venerabili Padri, gli angeli non muoiono, ma sorridenti nella festa
dell 'innocenza, volano all'etemo Paradiso, punto fisso delle loro ineffa-
bili consolazioni. Il P. Losito ha il diritto, che né la benedizione né la
maledizione alterarono punto. Sempre mite, calmo, sereno, dolce; alcune