Page 45 - Venerabile
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Signore!” E ciò faceva non solo attraverso incontri personali, ma quando
            non poteva usava scrivere lettere di conforto che spediva con tanta circo-
            spezione servendosi di gente fidata. Una particolare predilezione aveva il
            Losito, poi, per i suoi studenti redentoristi.
                Certo, i danni causati dalla soppressione degli Istituti religiosi furono
            gravissimi. soppressione equivaleva a dispersione di persone e di spirito.
            Bisognava ricostruire lo spirito redentorista e le comunità disperse. Occor-
            reva un buon formatore di spirito redentorista. La scelta cadde sul nostro
            p. Antonio, che rimase in questo delicato incarico per circa vent’anni (1887
            - 1907), tanto da essere ricordato come il Prefetto. Quando nel gennaio del
            1898 lo Studentato fu trasferito a Pagani, gli studenti accolti da Lui escla-
            marono: « Avevamo già un grande concetto di lui per quello che era stato
            raccontato. La realtà ha superato le nostre aspettative e, nel tempo, abbiamo
            potuto constatare di persona quale eroismo di virtù, di prudenza e di esatta
            osservanza animasse il nostro Prefetto».
                Egli si immedesimava nel dolore dei suoi studenti e cercava di alle-
            viare le loro sofferenze, sebbene fosse lui stesso debole e sofferente. Saliva,
            infatti, fino al terzo piano della casa, per portare il caffè e latte o altra roba
            agli studenti ammalati, e rimboccava anche le coperte, con materna solle-
            citudine. I vari episodi, pur limitati e frammentari, dell’amore del venera-
            bile Losito per gli altri – grande bisogno di identificazione con l’umanità
            sofferente di Cristo – fu la forza propulsiva della sua vibrante umanità: p.
            Losito guardava l’uomo come immagine di Dio da amare e da riscattare da
            ogni  dramma.  Losito:  sacerdote  zelante,  missionario  redentorista,  …
            PADRE! …
                Con questo titolo di “Padre” affettuoso e amoroso, in questo straordi-
            nario Anno Giubilare vogliamo invocarlo, pur essendo stato dichiarato “ve-
            nerabile” o quando nel futuro, che ci auguriamo prossimo, possa essere
            proclamato “beato” e “santo”. E, mentre l’esempio di p. Losito ci invita a
            intraprendere e vivere il cammino della santità per compiere anche noi la
            missione di annunciatori del Vangelo a cui siamo chiamati, a Lui affidiamo
            i nostri problemi e le nostre angosce, perché, affiancati dalla sua premura
            di Padre, nelle vicende della vita, il nostro cuore torni a vivere e a sperare.










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