Cronaca
dell'avvenimento (Canosa di Puglia, 1919)
Monsignor Eugenio Tosi, il 31 Luglio
1919, si portava a
Canosa per l'esecuzione del Decreto
Concistoriale, che concedeva ad honorem il
titolo di Cattedrale alla Basilica di San Sabino. Faceva il solenne ingresso in città ossequiato da molti signori e specialmente
dal
Commissario Regio, il quale alla porta della Basilica leggeva un discorso. In Chiesa,
letto all'ambone il Decreto della Santa Sede, il Vescovo sedeva sull'artistica e vetustissima Cattedra
marmorea, collocata dietro
all'altare basilicale: riceveva l'obbedienza dei Canonici del
Capitolo Palatino e teneva un discorso al popolo affollatissimo sulle glorie dell'antica
Chiesa canosina, che nei tempi passati era stata il centro del movimento
religioso e civile della Puglia; così i presuli di Canosa, non solo avevano
il titolo di Arcivescovo, ma di Metropolita e Primate dell'intera regione.
Inoltre, dichiarava di essere onorato di sedere sulla Cattedra che San Sabino e tanti vescovi avevano resa
così celebre per la loro santità di
vita, operosità e molte forme di bene. Manifestava la sua gioia di essere in
quel momento l'anello di congiunzione di quella catena d'oro, che riallacciava
il passato glorioso ad un avvenire che, con la grazia di Dio, si spera fecondo
di tanto bene e di tanto sentimento religioso. Esortava il buon popolo ad
imitare nella pratica di vita cristiana gli avi, che per continue generazioni,
presso la tomba del glorioso San Sabino, avevano pregato ed ottenuto
misericordia e protezione speciale durante e dopo l'epoca turbolenta delle
invasioni Saracene.
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Cattedra arcivescovile di Romualdo |
Succorpo che custodisce |